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Chieri, Parco San Silvestro, giostra inclusiva. |
Non abito a Chieri e ho sentito nominare per la prima volta il
Parco San Silvestro insieme alla storia della "donazione" di un set di
giochi inclusivi, da parte di un'
impresa locale, un pomeriggio dello scorso marzo, durante la presentazione di
Alessandro Sicchiero come candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative di maggio 2019.
L'idea che un imprenditore decida di
impiegare parte dei suoi utili "
restituendoli" alla cittadinanza sotto forma di
bene comune ha suscitato in me notevole interesse e ho subito chiesto allo stesso Sicchiero la gentilezza di mettermi in comunicazione con i protagonisti di questa iniziativa.
E' così che sono entrato in contatto con
Davide Cattai ed abbiamo concordato di incontrarci, un mattino, proprio presso l'area giochi del Parco San Silvestro a Chieri.
Oltre ad essere un'ampia area verde, frequentata da ragazzini e mamme con bambini,
San Silvestro è anche il "
polo sportivo" di Chieri. Vi si trovano lo
stadio di calcio, la
piscina, la
palestra polivalente per la pallavolo e il basket, i
campi da tennis e anche, l'abbiamo già detto,
una zona attrezzata con giochi per bambini. L'appuntamento era proprio presso quest'area giochi, situata
al centro del parco, nei pressi del bar.
Davanti alla preesistente attrezzatura è stata posizionata quella nuova per il gioco inclusivo, fatta installare dalla
TrackySat, attraverso un percorso di progettazione e realizzazione durato circa
due anni e seguito personalmente dallo stesso Cattai, che, con giustificato orgoglio me ne mostrato il risultato
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Davide Cattai |
L'area si presenta ancora circondata da una barriera che ne impedisce
l'accesso, attende ancora la sistemazione di alcuni
particolari, di un tappeto erboso circostante, ed un ultima pulizia,
prima dell'
inaugurazione definitiva prevista per il 4/5.
Cattai mi mostra, con orgoglio, i quattro giochi inclusivi installati, e
comincia a spiegare:
la giostra girevole è predisposta in modo che
possano utilizzarla due bambini con carrozzina contemporaneamente a due
bambini normodotati; la piattaforma ruota su un meccanismo a frizione, per impedirle
di raggiungere velocità eccessive.
Poi ci sono un
dondolo a molla
largo e spazioso, un
tabellone per giocare a "Forza 4" ed un
altalena a
"padellone", che deve ancora essere sistemato, ma è previsto che sia
abbastanza ampio da consentire la seduta contemporanea di un bambino e
di un adulto accompagnatore. Il tutto è posizionato su una s
uperficie antitrauma, appositamente studiata.
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L'area attrezzata coi giochi inclusivi |
Ascolto
con attenzione. mi colpisce
l'attenzione scrupolosa a molte criticità
che possono trovare i bimbi disabili e i loro genitori nell'utilizzo dei
giochi pubblici e più di tutto mi colpisce l'idea di andare oltre il
gioco "dedicato" al disabile, che Cattai definisce un livello di
attenzione eccellenzte ma ancora una discriminazione, per approdare al
livello del gioco "inclusivo".
La
TrackySat è una piccola impresa che si occupa di geolocalizzazione satellitare per la sicurezza di flotte di automezzi. Nulla a che vedere con la disabilità ed il gioco dal punto di vista imprenditoriale.
Come è arrivata a questa decisione? Come è stato condotta l'interazione fra una piccola impresa di Villanova d'Asti e il comune di Chieri?
Ormai ha catturato la mia curiosità, voglio saperne di più. Ero arrivato all'appuntamento per raccogliere la storia di un'azienda che ha deciso di utilizzare parte dei suoi utili restituendoli alla comunità nella quale opera. Mi pareva una storia interessante di
responsabilità sociale d'impresa, ma ora ho la sensazione che ci sia di più. Comincio a fare domande.
Dove hanno reperito i giochi? Come hanno operato per la scelta? Quanto è costato il tutto? Come hanno preso le varie decisioni?
Insmma ci sono molte domande e molte risposte interessanti, che
leggerete nel prosieguo dell'intervista .