domenica 9 giugno 2019

"I ragazzi, purtroppo, stanno tornando indietro..."


Renato Mantoani. Lavoro 7/6/2019  1/8

 Nato a Torino nel 1932 da immigrati veneti, mio padre ha iniziato a lavorare a 13 anni, è diventato un operaio specializzato, ha lottato per conquistare e difendere i propri diritti. Oggi, che mio figlio ha vent'anni e inizia a lavorare (come iniziano a lavorare i ragazzi di oggi, negli "stage" con la fatica del tempo pieno e lo stipendio part-time), gli faccio questo regalo, perchè devi sapere dadove vieni per sapere chi sei. Oggi che mia figlia ha quindici anni e fatica a  trovare il suo percorso e capire che strada prendere, gli faccio questo regalo, per la stessa ragione.

Essere nato nel 1932 vuol dire che Ettore (Renato all'anagrafe, ma questa è roba da veneti) è nato sotto il fascismo, aveva sette anni quando è iniziata la 2° Guerra Mondiale; aveva 8 anni quando sono iniziati i primi bombardamenti su Torino,ne aveva 13 quando la guerra è finita e ne aveva 15 - ed era già un lavoratore - quando ci furono i grandi scioperi del 1947 per il costo della vita.

Nei suoi ricordi l'8 settembre  è l'incontro con un trombettiere disertore in fuga verso casa, che si rifugia nella latteria di via Passo Buole per trovare vestiti civili coi quali continuare il viaggio. C'è l'esperienza del fratello Ugo, operaio e partigiano dell'Officina X della FIAT Mirafiori, trasferita a Riva del Garda da Valletta, nelle gallerie della Gardesana, per volere del comando nazista del Nord Italia e poi difesa con le armi in pugno dai partigiani e dagli operai.

C'è l'impossibilità di essere assunto dalla stessa FIAT perchè un fratello comunista era già all'interno mentre quello partigiano che aveva partecipato alla battaglia di Riva del Garda era stato "allontanato" con una modesta "buonauscita" all'indomani della fine del conflitto.

E' insomma il punto di vista di un uomo che ha attraversato il XX° secolo, lavorando in fabbrica e adesso, ad 86 anni, vede che: "i ragazzi purtroppo stanno tornando indietro..."

Molte cose suscitano la voglia di saperne di più (almeno, a me la suscitano), come solo la memoria diretta riesce a fare.

Buona visione.


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