Chieri, Parco San Silvestro, giostra inclusiva. |
L'idea che un imprenditore decida di impiegare parte dei suoi utili "restituendoli" alla cittadinanza sotto forma di bene comune ha suscitato in me notevole interesse e ho subito chiesto allo stesso Sicchiero la gentilezza di mettermi in comunicazione con i protagonisti di questa iniziativa.
E' così che sono entrato in contatto con Davide Cattai ed abbiamo concordato di incontrarci, un mattino, proprio presso l'area giochi del Parco San Silvestro a Chieri.
Oltre ad essere un'ampia area verde, frequentata da ragazzini e mamme con bambini, San Silvestro è anche il "polo sportivo" di Chieri. Vi si trovano lo stadio di calcio, la piscina, la palestra polivalente per la pallavolo e il basket, i campi da tennis e anche, l'abbiamo già detto, una zona attrezzata con giochi per bambini. L'appuntamento era proprio presso quest'area giochi, situata al centro del parco, nei pressi del bar.
Davanti alla preesistente attrezzatura è stata posizionata quella nuova per il gioco inclusivo, fatta installare dalla TrackySat, attraverso un percorso di progettazione e realizzazione durato circa due anni e seguito personalmente dallo stesso Cattai, che, con giustificato orgoglio me ne mostrato il risultato
Davide Cattai |
Cattai mi mostra, con orgoglio, i quattro giochi inclusivi installati, e comincia a spiegare: la giostra girevole è predisposta in modo che possano utilizzarla due bambini con carrozzina contemporaneamente a due bambini normodotati; la piattaforma ruota su un meccanismo a frizione, per impedirle di raggiungere velocità eccessive.
Poi ci sono un dondolo a molla largo e spazioso, un tabellone per giocare a "Forza 4" ed un altalena a "padellone", che deve ancora essere sistemato, ma è previsto che sia abbastanza ampio da consentire la seduta contemporanea di un bambino e di un adulto accompagnatore. Il tutto è posizionato su una superficie antitrauma, appositamente studiata.
L'area attrezzata coi giochi inclusivi |
La TrackySat è una piccola impresa che si occupa di geolocalizzazione satellitare per la sicurezza di flotte di automezzi. Nulla a che vedere con la disabilità ed il gioco dal punto di vista imprenditoriale. Come è arrivata a questa decisione? Come è stato condotta l'interazione fra una piccola impresa di Villanova d'Asti e il comune di Chieri?
Ormai ha catturato la mia curiosità, voglio saperne di più. Ero arrivato all'appuntamento per raccogliere la storia di un'azienda che ha deciso di utilizzare parte dei suoi utili restituendoli alla comunità nella quale opera. Mi pareva una storia interessante di responsabilità sociale d'impresa, ma ora ho la sensazione che ci sia di più. Comincio a fare domande. Dove hanno reperito i giochi? Come hanno operato per la scelta? Quanto è costato il tutto? Come hanno preso le varie decisioni?
Insmma ci sono molte domande e molte risposte interessanti, che leggerete nel prosieguo dell'intervista .
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