mercoledì 22 giugno 2022

RETTIFICA A: I QUADRI DI UNA (NON) ESPOSIZIONE A TROFARELLO

In merito al nostro post:"I quadri di una (non) esposizione a Trofarello" riceviamo dalla sig.ra Rossana Bressanello di Geodis la richiesta di rettifica in merito a quanto scritto sulla qualità della conservazione dei quadri.

Nel sottolineare che questo spazio è il blog di una associazione, privo di qualunque periodicità, e non dunque in alcun modo una testata giornalistica, 
pubblichiamo comunque volentieri, come è giusto e secondo il diritto che Geodis ha di tutelare la propria immagine, la rettifica richiesta:


In riferimento all’articolo apparso online e di cui riportiamo il link a fine testo, Geodis si dichiara sorpresa per quanto pubblicato dalla testata, dove si insinua che le opere di cui trattasi, sarebbero state custodite non a regola d’arte ed in locali non idonei.

Contrariamente quanto diffuso presso i lettori nel seguente articolo, infatti, i locali erano perfettamente adatti al ricovero delle opere.

Tale adeguatezza è stata accertata nel corso del giudizio dal consulente tecnico d'ufficio prima e dal Tribunale di Milano poi, i quali hanno escluso ogni responsabilità della scrivente società in ordine ai danni occorsi, disattendendo le infondate tesi difensive proposte dall’Amministrazione e fatte proprie nell’articolo.

L
e informazioni riportate dalla testata sono, quindi, erronee, non trovano riscontro alcuno nei fatti e ledono la reputazione della società scrivente, leader mondiale nella gestione dei servizi logistici.

Vi invitiamo, quindi, a pubblicare la presente a rettifica, riservando ogni maggior diritto.

https://piazzaleuropa.blogspot.com/2022/06/i-quadri-di-una-non-esposizione.html?m=1


Grazie,

Rossana Bressanello

domenica 19 giugno 2022

PRIDE: TUTTI, OGNI GIORNO, MAI GIRANDOSI DALL'ALTRA PARTE

di: Elda Miriam Mantoani
 
Eravamo 150mila. Un numero enorme di persone che guardavano nella stessa direzione. Per visualizzare: piazza Castello, via Pietro Micca fino a piazza Solferino, stracolme di gente.
 
150mila cuori che battevano allo stesso ritmo, il ritmo di una musica che ieri ha portato un senso di libertà nel centro di Torino.
 
Esserci ad un corteo così partecipato e colorato, in particolare dopo la pandemia, ha generato dentro di me un mare di emozioni. 
 
Ero soddisfatta nel vedere tutte quelle persone mobilitarsi per la  Causa, dai bimbi piccoli ai più adulti.  
 
Ero felice di sentirmi libera di ballare, di cantare, e di parlare con chi capitava. Libera di essere. Orgogliosa di essere tra tutta quella gente.
Ieri Torino era una grande festa.
 
Ma il Pride non è solo festa. È un momento di lotta e deve essere ben chiaro a tutti che il riscatto vero ancora non c'è stato. Che la comunità che ieri è scesa in piazza a manifestare, a ballare e a cantare, ogni giorno vive nell'emarginazione e nella discriminazione. 
 
Che nessuno è libero finché ancora ci sono persone e popoli oppressi. Che la lotta per i diritti delle persone queer, lesbiche, bisessuali, trans e transgender, gay, aromantiche, asessuali, intersessuali, non binarie e tutte le sfumature che può avere l'esistenza di una persona, non finisce il giorno del Pride, ma si costruisce giorno dopo giorno, lottando, mobilitandosi e organizzandosi, e non girandosi mai dall'altra parte. 
 
Facciamo tutti parte di una sola comunità. 
Ognuno di noi deve lottare ogni giorno per conquistare i diritti di tutti.
 
 
 
 
  

MOVIMENTO DEI CERINI APS INCONTRA IL SINDACO DI TROFARELLO

 

Il 9 giugno abbiamo avuto un incontro col sindaco Stefano Napoletano. Un colloquio informale ma ricco di temi che avevamo chiesto per presentare la nostra associazione ed i progetti ai quali stiamo lavorando.

Alcuni dei temi trattati riguardano più da vicino il lavoro che vogliamo svolgere nei prossimi mesi sul territorio, mentre altri sono di carattere più ampio. 

Abbiamo poi formulato una sintesi del colloquio e l'abbiamo girata al Sindaco per essere trasparenti. Va detto che non è ancora riuscito a risponderci, per confermarci o meno di condividere la sintesi in tutte le sue parti.  Quindi prendete il documento per quel che attualmente è: la nostra versione del colloquio. Ma insomma, l'incontro è stato quello.

Comunque sia, se vi fidate, eccolo qui

TORINO PRIDE 2022. PER LA FELICITÀ, IL FUTURO, I DIRITTI

 

 
Torino Pride 2022, Piazza Castello

Abbiamo sottoscritto, come associazione di promozione sociale, il documento politico del TORINO PRIDE 2022 (leggi qui).

L'abbiamo sottoscritto perchè è coerente alla nostra visione del mondo. Un mondo in cui le libertà e i diritti si conquistano e si difendono insieme. Oppure, un po per volta, si perdono tutte e tutti.

E poi sabato 18 siamo stati al Pride, noi del Movimento Cerini APS, attraverso gli occhi e la voce di Miriam, la nostra socia fondatrice più giovane. 

E attraverso i suoi occhi ci ha restituito il senso di una festa, perchè è una festa quando tanta gente, tutta insieme, tutti unici e ciascuno differente, grida e canta la propria urgenza di libertà e di felicità. 

















sabato 18 giugno 2022

AAA CERCASI SPAZIO PUBBLICO, COMUNE, PROGETTATO E CONDIVISO.

Piazzale Europa, Trofarello, prima degli interventi del 2019
 

Lunedì 13 giugno al Centro Marzanati si è tenuto l'incoLunedì 13 giugno al Centro Marzanati si è tenuto l'incontro: LA PERIFERIA AL CENTRO, nel quadro del progetto CITTÀ VISIBILI. 

 Piero Vereni, professore di Antropologia Culturale dell'Università di Roma Tor Vergata ha raccontato le dinamiche e le relazioni fra istituzioni, comitati spontanei e associazioni del terzo settore che si sono intrecciate nella storia degli ultimi venti anni di un edificio rurale dismesso, un vecchio essiccatoio di tabacco dell'agro romano, circondato poi dallo sviluppo urbano di Tor Bella Monaca e infine recuperato ad un uso "pubblico" nei primi anni 2000.

Il Polo Ex Fienile di Tor Bella Monaca->
 
La conversazione si è snodata intorno al significato pratico dei termini "spazio comune" e "spazio pubblico". La necessità innanzitutto di conoscere a fondo, anche in modo qualitativo e partecipante, la struttura della popolazione, il tessuto associativo, i suoi bisogni ma anche la percezione diffusa dello spazio urbano. 
 
Inoltre è stato osservato che vi sono diverse modalità di "pensare" e usare lo spazio pubblico da parte delle realtà coinvolte. La modalità "centro" che tende ad isolare un "noi" locale molto stretto e definito, porta a contrapporre le esigenze di "quelli di qui" rispetto a qualunque altra istanza;  ma - per conseguenza - il "restringimento" della definizione della comunità locale finisce gradualmente per togliere a quello stesso "noi" le forze necessarie per mantenere viva nel tempo la propria azione. 
 
<- Piazzale Europa, inaugurazione dopo i lavori del 2019
 
È stato anche osservato che, soprattutto per le nuove generazioni, per effetto del diverso ambiente comunicativo in cui sono cresciute, il senso di comunità locale, seppure esiste, è qualcosa di radicalmente diverso da come si manifestava in precedenza e anche questo aspetto va indagato e conosciuto.
 
Pur nella consapevolezza delle grandi differenze fra lo spazio in oggetto, la periferia romana di Tor Bella Monaca e quello locale, trofarellese, è venuto spontaneo riflettere, fare dei paragoni e delle riflessioni;  usare - per così dire - questo materiale a disposizione per pensare il "noi".
 
Piazzale Europa, Trofarello, vista dall'alt
 Ad esempio, la storia recente dello spazio Ex Fornaci e dell'antistante Piazzale Europa è sembrata richiamare per diversi aspetti questa dinamica di spazio pubblico che fatica a diventare uno spazio comune, condiviso, nella percezione degli attori istituzionali coinvolti. 

Anche qui, una struttura architettonica e uno spazio urbano residuali di una vicenda economica e produttiva che appartiene al passato locale (la produzione di mattoni) sono stati "recuperati" da diversi interventi dell'amministrazione comunale, distanziati di circa venti anni e guidati da concezioni molto diverse della funzione e dell'uso dello spazio pubblico.

La presenza in sala di persone che hanno vissuto direttamente la vicenda dell'Associazione Spazio Ex Fornaci , la sua crescita e poi la sua progressiva crisi come spazio di organizzazione e protagonismo giovanile ha nutrito la conversazione di conoscenza diretta e partecipata della vicenda locale e ha alimentato l'interesse della discussione.
 
È sembrata evidente a tutti l'assenza di una mappa spaziale condivisa fra le amministrazioni comunali e le diverse identità politiche che si contendono l'amministrazione del territorio. (Su questo blog abbiamo già pubblicato, circa tre anni fa, un post sulla storia di Piazzale Europa)
 
Questo dato, che può apparire scontato, è in realtà una delle ragioni della difficile destinazione pubblica dell'area. Un altro dato rilevante "di contesto" è la particolarità urbanistica di Trofarello di non avere dei "centri" spaziali e sociali riconosciuti, dei poli consuetudinari ed evidenti attorno a cui la vicenda del paese si sviluppa. Anche questa, è stato osservato, è una circostanza che alimenta la difficoltà di trovare una destinazione condivisa degli spazi pubblici.
 
Il Dipartimento Culture Politiche Societò dell'UNITO
Ma è anche apparsa evidente la necessità di "conoscere" il territorio al di là di quel che serve per ricavarne consenso politico. Occorre cercare la collaborazione e la partnership, ad esempio, di enti di ricerca come Università o Fondazioni, per indagare in modo strutturato e scentificamente fondato le rappresentazioni dello spazio e della comunità locale nelle diverse fasce d'età. 
 
E serve con urgenza un progetto sulla memoria orale della vita associativa locale. 

Su queste basi potrebbe finalmente costruire, chiunque si trovi ad amministrare,  uno spazio pubblico davvero comune, progettato e condiviso.

venerdì 17 giugno 2022

TORINO PRIDE 2022 E' QUESTIONE DI FELICITA' E NON SI PUO' RIMANDARE.


Siamo orgogliosi anche noi che ci sia il TORINO PRIDE 2022.  Orgogliosi perché... lo dice, meglio di  noi e di chiunque altro, chi il TORINO PRIDE lo organizza. 
Per cui lo diciamo con le parole del Coordinamento Torino Pride GLBT:

"...Siamo persone queer, lesbiche, bisessuali, trans e transgender, gay, aromantiche, asessuali, intersessuali, non binarie e molto altro, infiniti siderali di galassie in movimento.

Siamo stanchә di avanzare un centimetro per volta, stanchә delle mediazioni al ribasso sui nostri corpi e sulle nostre vite e sulle nostre relazioni, stanchә di dover conquistare spazi sicuri di libertà e condivisione. 

Per questo scendiamo per le strade al grido di “Queer e ora!”.

Perché non è solo questione di diritti, di giustizia, di uguaglianza. È questione di orgoglio per le nostre identità, le nostre non conformità, che ci appartengono e vogliamo scoprire e abbracciare; è questione di rabbia, verso chi tenta di limitarci;

 è questione di felicità, che non vogliamo più rimandare. È questione di noi, e dovete averci a che fare.
"

ed è anche una questione di diritti, tanti, alcuni da difendere e molti altri da conquistare.

Leggete il documento politico del Pride! (lo trovate qui);  fa bene al cuore, perché rispecchia una comunità che non vuole lottare solo per i propri di diritti, ma dice a voce alta che ci si salva insieme, tutti

Movimento dei Cerini APS ha sottoscritto questo documento politico e sarà anche al Torino Pride! Sabato 18 giugno 2022, con gli occhi e con la voce di Miriam Mantoani che ci racconterà il corteo.

Si potrà anche seguire il Torino Pride con la diretta streaming


mercoledì 8 giugno 2022

I QUADRI DI UNA (NON) ESPOSIZIONE A TROFARELLO

J. Mirò, Aria, 1937

Il numero di questa settimana de "La Città di Trofarello" dedica molto spazio alla vicenda del risarcimento milionario a cui il Comune è stato condannato per il danneggiamento dei quadri di valore (circa 16 mln di euro) conservati (malamente) presso i sotterranei della logistica Geodis e finiti a bagno durante il disastroso temporale del luglio 2014.

Il tema è stato al centro del Consiglio Comunale della scorsa settimana. L'amministrazione ha lavorato per una via d'uscita dal problema che evitasse il dissesto economico del Comune, in attesa della sentenza d'appello. Ma la via d'uscita non è indolore e impegna il Comune stesso per 17 anni ad una rateizzazione pesante di circa 240.000 euro all'anno.  Il Sindaco rivendica giustamente il grosso sforzo fatto per evitare il commissariamento e anche il pre-dissesto del Comune. 

<- Jean Fautrier, Testa di ostaggio, 1944

 Le opposizioni gli ricordano altrettanto giustamente che non si può sorvolare sulla responsabilità di non avere provveduto ad accantonare le cifre necessarie a coprire il pericolo di soccombenza nella causa, un pericolo che era noto all'amministrazione precedente sin dal 2017. E dato che molti membri dell'attuale squadra avevano ruoli di rilievo anche nella precedente, le responsabilità della passata amministrazione si riverbera inevitabilmente su quella attuale. Tegola sì, insomma, come dice il sindaco, ma è una tegola che volteggiava in aria da  almento 5 anni: si poteva almeno vederla arrivare.

Siamo impressionati, dobbiamo dirlo; impressionati come Musorgskij nel 1874 davanti ai quadri dell'amico Hartmann appena morto ma, a differenza sua, noi siamo colpiti dall'assenza delle tele e non dalla loro vista

                          Alberto Burri, Combustione, 1957 ->

Siamo colpiti dal potere che queste opere avranno nel condizionare la vita dei cittadini trofarellesi  nei prossimi anni (alzando le tasse locali, le tariffe, impedendo servizi e iniziative) pur non esistendo nel loro immaginario e non essendo state non solo mai viste, ma neanche lontanamente immaginate o conosciute da maggiorparte degli abitanti di Trofarello.

Si tratta, secondo le fonti giornalistiche, di  35 tele di importanti maestri dell'arte informale e astratta del '900 europeo.  Nomi grossi come Joan Mirò, Jean FautrierAlberto Burri, Mario Sironi e Antoni Tapies, che  avrebbero dovuto trovarsi appese in gallerie e fondazioni, e invece no. Erano a prendere umido in uno scantinato di cemento. 

<- Mario Sironi, Paesaggio urbano con camion, 1920 

Se è vero che la bellezza può salvare il mondo, la sfortuna di Trofarello è forse proprio quella di avere avuto sul proprio territorio un tale patrimonio culturale, ma arrotolato e stipato, imballate come se si trattasse di merci qualunque. Stipate e arrotolate a tal punto che non sono risalite alla luce neanche nei nostri pensieri, neanche in questi mesi in cui la loro presenza è stata ben al centro del discorso pubblco trofarellese.

Antoni Tapies, Sovrapposizioni di materia grigia, 1961 ->

"I quadrI", così li abbiamo chiamati, come avremmo detto "i chiodi" oppure "i sacchi", senza incuriosirci oltre, dando per scontato e accettando il fatto che opere d'arte di maestri del '900 per un valore di 16 milioni di euro potessero legittimamente giacere in uno scantinato, esposte al possibile degrado, invece che trovarsi appese ai muri di qualche museo per stupire ed essere ammirate, generare cultura. 

Abbiamo accettato l'idea che, quando diventano merci, tutte le cose sono equivalenti e dunque che la legge dell'investimento e della speculazione può governare la vita sociale di un garage esattamente come quella di un'opera d'arte e, di conseguenza, può andare a danno di un'intera comunità per ragioni di diritto privato e di risarcimento. E questa idea ci è sembrata "naturale", indiscutibile. E' il mercato, baby.

<-- Joan Mirò, Il carnevale di arlecchino, 1925 

Questa forse è la nostra colpa, di spettatori  succubi e frettolosi in tutta la vicenda. Dobbiamo invece imparare a mettere in discussione le cose, soprattutto quelle che ci sembrano naturali e indiscutibili; soprattutto quando queste cose ci danneggiano, ci alzano la tariffa della mensa o ci tolgono libri per la biblioteca. 

Per questo abbiamo deciso di cominciare, nel nostro piccolo, restituendo idealmente un poco di visibilità  a quei quadri, perchè i quadri senza visibilità sono solo merci, commodities. E abbiamo scelto di farlo simbolicamente usando come illustrazioni di questo post alcune immagini di opere dei maestri coinvolti in questa brutta storia di periferia e logistiche umide.

FARLA CRESCERE LIBERA

 


Fra le prime cose che abbiamo scelto di fare dopo essere diventati associazione, c'è stata l'iscrizione della nostra APS a LIBERA la rete di associazioni contro le mafie e la corruzione nata dopo le stragi di mafia dei primi anni '90 e a cui largamente si deve l'esistenza di una legge sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.
 

Pensiamo che oggi, per la nostra generazione, la Resistenza, la lotta per i diritti di tutti e contro le diseguaglianze, passi necessariamente dalla sconfitta delle mafie, della corruzione, degli scambi di favori, delle pratiche al limite della legalità ma disgustose e inaccettabili, dal sottobosco dei favori scambiati nei concorsi e negli appaliti, Nella sconfitta delle pessime pratiche che ci tengono lontani dal futuro che meritiamo,
 
Per questo siamo orgogliosi di mostrare il nostro "attestato" di iscrizione. Noi sappiamo da che parte stare. 
 
 
 
 

domenica 5 giugno 2022

SPARKS, LA NEWSLETTER DEI CERINI

SPARKS è la newsletter del Movimento dei Cerini APS. 

 Quello di lunedi 6 giugno è il primo numero. Ci troverete le novità, le idee, i progetti. 

Chi è socio la riceve via mail. 

Chi non è socio, ma è curioso, potrà leggerla compilando un modulo di contatto.

Tuttavia, per ora, siccome siamo gentili, anche i curiosi possono leggerla senza modulo, basta cliccare qui

Buona lettura

 

 


 


TRE CITTÀ PER LE FAMIGLIE. IL MOVIMENTO DEI CERINI PARTECIPA

 

L' Unione dei Comuni di #Moncalieri #Trofarello e #LaLoggia ha raccolto l’invito del Tavolo di Coordinamento regionale dei Centri per le Famiglie di collaborare alla stesura della CartaZeroSei e ha deciso a sua volta di farlo coinvolgendo la sua #comunità di riferimento, all'interno di una esperienza di dialogo, di ascolto e di proposta.

Il primo appuntamento è ⏰: lunedì 6 giugno, dalle 17 alle 20, a Moncalieri, al Centro Polifuzionale Don Piergiorgio Ferrero in Via Santa Maria 27 bis.

Movimento dei Cerini APS crede fortemente nelle procedure di progettazione partecipata e ha deciso di prendere parte a questo percorso.  Vi terremo informati!

Oltre alla
Unione dei Comuni di #Moncalieri #Trofarello e #LaLoggia 
danno vita al "tavolo territoriale" anche:
Casa Zoe
Storie cucite a mano
Cooperativa Frassati Onlus
Cooperativa Sociale Educazione Progetto
Moncalieri Comunità
MoncalierInforma Lavoro


SONO ARRIVATE LE TESSERE!

Sono finalmente arrivate le tessere ARCI del Circolo Movimento dei Cerini APS  

Lunedi 13/6 all Centro Marzanati, per la serata LA PERIFERIA AL CENTRO del ciclo CITTA VISIBILI, chi è gia iscritto a Movimento dei Cerini APS potrà ritirare la sua tessera ARCI. Chi non lo è  ancora potrà iscriversi e ritirarla subito. 

Altrimenti possiamo metterci daccordo diversamente. Scrivete sul gruppo wa “Movimento dei Cerini”, oppure via mail a: associazione@movimentodeicerini.it.

Perchè abbiamo scelto di affiliarci proprio ad ARCI?


 Perchè oltre a musica live, cinema, teatro e dibattiti, ARCI si spende in battaglie per i beni comuni, la legalità, l’ambiente, la cittadinanza e i diritti civili. ARCI ha le sue radici nei movimenti democratici che hanno ricostruito l’Italia dopo la sciagura del fascismo. ARCI è stato fra i fondatori di LIBERA ed  è parte della rete MAI PIÙ FASCISMI ed altre reti e campagne contro il razzismo ed a sostegno della parità di genere.

Insomma ci sentiamo a casa.

giovedì 2 giugno 2022

"FONDATA SUL LAVORO", MA PRECARIO E RISCHIOSO

Il 2 giugno è la festa della Repubblica, che, come dice il primo Articolo della Costituzione, è Democratica e Fondata sul Lavoro.
Ma queste fondamenta, 76 anni dopo, mostrano crepe vistose, forse addirittura strutturali. Di sicuro appaiono bisognose di un importante lavoro di recupero e consolidamento.
 
Per quanto riguarda il primo termine: "democratica" Il calo costante di affluenza alle urne rappresenta già un evidente segno di debolezza
 
 
 
(serie storica affluenza al votofonte LUISS,)
L'altro termine della fondazione repubblicana, quello del "lavoro", non versa in condizioni migliori. Gli ultimi numeri istat sull’andamento di occupati e disoccupati (riferiti al mese di aprile)  confermano la continua crescita dell’occupazione precaria, che raggiunge il nuovo record di 3 milioni 166 mila dipendenti a termine, anche in un anno di forte crescita economica, come confermano i dati sul Pil. Il tasso di occupazione non arriva al 60%
E quella dei lavoratori è una popolazione sempre più vecchia: gli occupati over 50 sono circa il 40%, del totale e superano il numero  degli occupati 35-49. che ancora arretrano: come è noto, la precarietà (così come il part-time involontario) colpisce maggiormente i giovani, i migranti e le donne. (leggi l'approndimentu su Collettiva)
 
Continua anche la strage dei morti sul lavoro: nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2022 l'Inail ha ricevuto 194.106 denunce di infortunio, 65.435 in più rispetto allo stesso trimestre del 2021, di cui 189 con esito mortale. L'aumento è del 50,9% è imputabile sia agli incidenti sul luogo di lavoro (+ 53,1%) che a quelli in itinere 31,2%). (dati INAS).
 

Anche il Cardinale Zuppi, neo presidente della Conferenza Episcopale Italiana, l'ha rilevato nella sua recente lettera per la festa del due  giugno, indirizzata ai funzionari pubblici dello stato italiano: 

"...Non possiamo più accettare, eppure succede ancora spesso, che il luogo di lavoro, che è per la vita, diventi invece un luogo di morte. Penso a chi non è più tornato a casa e alle mogli e ai figli che hanno aspettato invano i propri cari."

Quindi, buona festa del 2 giugno a tutti noi. E conviene approfittarne per riposarsi, che c'è parecchio da fare per sanare le crepe vistose di questa repubblica ammalorata dalle fondamenta.