domenica 19 giugno 2022

PRIDE: TUTTI, OGNI GIORNO, MAI GIRANDOSI DALL'ALTRA PARTE

di: Elda Miriam Mantoani
 
Eravamo 150mila. Un numero enorme di persone che guardavano nella stessa direzione. Per visualizzare: piazza Castello, via Pietro Micca fino a piazza Solferino, stracolme di gente.
 
150mila cuori che battevano allo stesso ritmo, il ritmo di una musica che ieri ha portato un senso di libertà nel centro di Torino.
 
Esserci ad un corteo così partecipato e colorato, in particolare dopo la pandemia, ha generato dentro di me un mare di emozioni. 
 
Ero soddisfatta nel vedere tutte quelle persone mobilitarsi per la  Causa, dai bimbi piccoli ai più adulti.  
 
Ero felice di sentirmi libera di ballare, di cantare, e di parlare con chi capitava. Libera di essere. Orgogliosa di essere tra tutta quella gente.
Ieri Torino era una grande festa.
 
Ma il Pride non è solo festa. È un momento di lotta e deve essere ben chiaro a tutti che il riscatto vero ancora non c'è stato. Che la comunità che ieri è scesa in piazza a manifestare, a ballare e a cantare, ogni giorno vive nell'emarginazione e nella discriminazione. 
 
Che nessuno è libero finché ancora ci sono persone e popoli oppressi. Che la lotta per i diritti delle persone queer, lesbiche, bisessuali, trans e transgender, gay, aromantiche, asessuali, intersessuali, non binarie e tutte le sfumature che può avere l'esistenza di una persona, non finisce il giorno del Pride, ma si costruisce giorno dopo giorno, lottando, mobilitandosi e organizzandosi, e non girandosi mai dall'altra parte. 
 
Facciamo tutti parte di una sola comunità. 
Ognuno di noi deve lottare ogni giorno per conquistare i diritti di tutti.
 
 
 
 
  

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