giovedì 2 giugno 2022

"FONDATA SUL LAVORO", MA PRECARIO E RISCHIOSO

Il 2 giugno è la festa della Repubblica, che, come dice il primo Articolo della Costituzione, è Democratica e Fondata sul Lavoro.
Ma queste fondamenta, 76 anni dopo, mostrano crepe vistose, forse addirittura strutturali. Di sicuro appaiono bisognose di un importante lavoro di recupero e consolidamento.
 
Per quanto riguarda il primo termine: "democratica" Il calo costante di affluenza alle urne rappresenta già un evidente segno di debolezza
 
 
 
(serie storica affluenza al votofonte LUISS,)
L'altro termine della fondazione repubblicana, quello del "lavoro", non versa in condizioni migliori. Gli ultimi numeri istat sull’andamento di occupati e disoccupati (riferiti al mese di aprile)  confermano la continua crescita dell’occupazione precaria, che raggiunge il nuovo record di 3 milioni 166 mila dipendenti a termine, anche in un anno di forte crescita economica, come confermano i dati sul Pil. Il tasso di occupazione non arriva al 60%
E quella dei lavoratori è una popolazione sempre più vecchia: gli occupati over 50 sono circa il 40%, del totale e superano il numero  degli occupati 35-49. che ancora arretrano: come è noto, la precarietà (così come il part-time involontario) colpisce maggiormente i giovani, i migranti e le donne. (leggi l'approndimentu su Collettiva)
 
Continua anche la strage dei morti sul lavoro: nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2022 l'Inail ha ricevuto 194.106 denunce di infortunio, 65.435 in più rispetto allo stesso trimestre del 2021, di cui 189 con esito mortale. L'aumento è del 50,9% è imputabile sia agli incidenti sul luogo di lavoro (+ 53,1%) che a quelli in itinere 31,2%). (dati INAS).
 

Anche il Cardinale Zuppi, neo presidente della Conferenza Episcopale Italiana, l'ha rilevato nella sua recente lettera per la festa del due  giugno, indirizzata ai funzionari pubblici dello stato italiano: 

"...Non possiamo più accettare, eppure succede ancora spesso, che il luogo di lavoro, che è per la vita, diventi invece un luogo di morte. Penso a chi non è più tornato a casa e alle mogli e ai figli che hanno aspettato invano i propri cari."

Quindi, buona festa del 2 giugno a tutti noi. E conviene approfittarne per riposarsi, che c'è parecchio da fare per sanare le crepe vistose di questa repubblica ammalorata dalle fondamenta.

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