venerdì 8 luglio 2022

VENIAMO A PATTI

Stiamo costruendo il calendario autunnale di Città Visibili (che intanto sta crescendo, ma questa è un altra storia) e costruendo proseguiamo il nostro viaggio, l'esplorazione di "vecchie cose" che possono adattarsi ad ospitarne di nuove.  

Vecchie cose che diventano nuove idee e nuove risorse. 

Bisogna però riuscire a guardarle, le vecchie cose, in modo da vederci dentro  quello che ancora non esiste; e costruirle (le cose nuove) un passo dopo l'altro o forse, meglio, un Patto dopo l'altro.

Questa settimana siamo andati a trovare Alessandro Mondino, responsabile del Coordinamento  nazionale e referente della sezione Torinese di LABSUS /LABORATORIO DELLA SUSSIDIARIETÀ (leggi qui la squadra, per farti un idea), per parlare di Patti di Collaborazione fra Amministrazioni e Cittadini per la Cura dei Beni Comuni. 
 
I Patti di Collaborazione e la cura condivisa dei beni comuni saranno il tema di un appuntamento di CITTÀ VISIBILI il prossimo novembre (dopo l'estate faremo uscire un calendario coi fiocchi) e quindi abbiamo preso un momento per confrontarci e mettere a punto le idee.
 Siamo arrivati in via Foligno 14, a Torino,  che per decenni è stato un ingresso delle Fonderie Simbi e poi dagli anni '70 in poi, con alterne fortune, è stato utilizzato dal Comune di Torino per attività sociali. 
 
Oggi qui c'è l'ingresso delle  Officine Ozanam una cooperativa sociale che gestisce  ristorante, catering, corsi di formazione e inserimenti lavorativi ed  è la porta di un vero "spazio plurale", che si chiama "BeeOzanam" e, per dirla con le parole di chi ci lavora: "...è uno spazio dove si producono idee e comunità" (Per sapere chi era Ozanam, leggi qui).
  
BeeOzanam ospita un "laboratorio urbano" ovvero una serie di spazi condivisi fra diverse realtà, che li usano per fare formazione, coworking, si organizzano e svolgono attività. Poi c'è un ristorante e una cucina che produce catering e corsi di formazione. Ci sono anche due alloggi per housing sociale, e perfino un orto urbano e un piccolo allevamento di api sul tetto (da cui il nome: bee) e infine si organizzano eventi ed esposizioni di arte contemporanea. 
 
È qui che ha la sua base torinese "LABSUS. Laboratorio della Sussidiarietà". Quale è il suo lavoro? In estrema sintesi:  "passare dalle parole ai patti".
Ovvero: spiegare ad amministratori e cittadini come funziona l'amministrazione condivisa, accompagnare ed aiutare i progetti che partono, far conoscere i punti di forza di quelli che funzionano, aggiustare il tiro dove è necessario. 

  E' is sostanza un'officina  concreta della Partecipazione, attenta  agli aspetti comunitari e sociali come a quelli normativi, legali ed economici.
 
Insomma, per CITTÀ VISIBILI è un indirizzo giusto.
 
 
  

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