venerdì 21 settembre 2018

Info Data. Le notizie raccontate con i numeri

 Info Data è un bel servizio (loro lo chiamano "Data Blog") fornito dal Sole  24 Ore
Offre approfondimenti sulle tematiche più discusse della cronaca politica ed economica, chiarendo, mediante un ampio e puntuale utilizzo di ricerche e dati provenienti da fonti serie e autorevoli, cosa stia accadendo in effetti, al di là delle polemiche e della propaganda.
Il sottotitolo del blog del resto è molto chiaro: "Le notizie raccontate attraverso i numeri".

Questa la descrizione che ne danno i due responsabili Luca Tremolada e Andrea Gianotti:
"Il Data Blog del Sole 24 ORE nasce nel 2011 da una idea di Luca Tremolada e Andrea Gianotti come strumento per analizzare i fatti attraverso i numeri.
Tra gli autori giornalisti del Sole 24 Ore, statistici, matematici e amanti delle cifre. Partecipano anche gli studenti dei Master della Business School del Sole 24 Ore
."

Ad esempio, sul tema del razzismo e dell'intolleranza in Italia, Info Data ha pubblicato analisi molto interessanti.
Quella pubblicata il 16/9/18, dal titolo "Gli italiani sono davvero fra i popoli più intolleranti d'Europa?" riguarda l'atteggiamento degli italiani verso gli stranieri e le minoranze etniche, analizzato sia in confronto ad altri paesi europei e sia in confronto al passato, usando i dati relativi al periodo precedente la crisi (prima del 2007 diciamo) e prima delle importanti ondate migratorie iniziate con gli anni 90.
L'approccio è utile perché se da un lato, a "sinistra", c'è un forte allarme sulla diffusione e la crescita della xenofobia e di un razzismo anche violento in Italia, dall'altra parte, quella "governativa", si minimizza e sottovaluta spesso in modo colpevolmente cieco.
La risposta offerta dai dati è che in effetti si, gli italiani danno risposte di maggiore intolleranza e insofferenza nei confronti di stranieri e minoranze rispetto ad altri cittadini europei e in effetti ancora si, questo atteggiamento era già alto prima della crisi e anche prima delle grandi ondate migratorie iniziate negli anni 90'.
Quindi c'è una componente importante di etnocentrismo nella cultura italiana, che gli italiani non ammettono volentieri e che fino a qualche anno fa era anche coperta da uno stigma sociale forte. Tale per cui ancora oggi molti sentono il bisogno di esprimere il proprio sentimento negativo partendo con la frase: "io non sono razzista, ma...".
Anche se i successi elettorali e mediatici della Lega e della destra in generale stanno legittimando sempre di più l'espressione aperta del razzismo nel discorso pubblico.

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